Essere un progettista della comunicazione vuol dire padroneggiare una vastità di competenze che un tempo erano più distribuite tra persone diverse.

Bisogna saper gestire un intero flusso che passa attraverso diverse discipline e nuove skills con cui fare i conti ogni giorno: dal graphic design tradizionale al design delle interfacce e dei prodotti digitali, dal brand design al visual content design, passando per il design delle presentazioni, il digital imaging e il digital publishing. Senza ormai tralasciare il mondo della Generative AI.

Non si può essere uno specialista in tutte queste discipline, ma è fondamentale riuscire a orientarsi molto bene mantenendo il focus profondo sulle proprie verticalità. 

Nel mio caso, le competenze tecniche più specifiche riguardano la progettazione e la composizione grafica di tutti gli elementi di identità visiva di un brand, la post produzione e l’elaborazione creativa dell’immagine digitale, l’impaginazione editoriale e digitale, il design delle interfacce web e dei prodotti digitali, la progettazione di presentazioni e tutta la produzione di immagini digitali attraverso l’intelligenza artificiali generativa. 

Se il progetto lo richiede, per quel che mi riguarda, anche la composizione musicale può far parte del processo creativo.

A che serve un designer della comunicazione?

Avere a propria disposizione un designer della comunicazione, per un’impresa o un professionista, può voler dire niente e può voler dire tutto.

  1. Può voler dire niente se si pensa che per la propria impresa, per quanto piccola sia, non sia necessario investire denaro e risorse per la comunicazione; e soprattutto se si pensa che, grazie alla semplicità di accesso agli strumenti digitali, oggi si possa fare tutto da soli.

  2. Può voler dire tutto se invece si crede ancora che per fare le cose per bene e ottenere risultati concreti sia necessario affidarsi a dei professionisti del mestiere come in tutte le cose. 

Ecco, solo nel secondo caso, oggi io sono quella figura che può essere in grado di gestire per te e per la tua impresa la progettazione, la creazione, il processo e lo sviluppo di tutte le attività citate ed elencate di seguito.

Posso farlo perché lavoro sul campo in prima persona, ma soprattutto perché collaboro con tante figure professionali che sono in grado di costituire un team di lavoro più allargato.

Posso farlo direttamente per le imprese, o posso farlo supportando i team delle agenzie che lavorano per le imprese.

Ecco i servizi che offro

Definire il cosa, il come, a chi comunicare per aumentare la visibilità del proprio marchio è un’attività non da poco e andrebbe affidata a chi sa come fare e quali strumenti utilizzare per farlo.

  • Individuare il mix di strumenti e canali da cui partire per cominciare a comunicare e creare un legame con il pubblico
  • Creare la percezione che le persone dovranno avere di noi e dei prodotti/servizi offerti, e potenziarne il posizionamento.
  • Guidare il processo di acquisto delle persone
  • Aumentare il valore percepito e costruire o consolidare il brand

Progetto da anni l’identità visiva di aziende e professionisti (logo, payoff, colori, tratti, tipografia, stilemi, codici visivi, toni di comunicazione, ecc.) costruendo nel tempo un’immagine e una personalità di marca all’interno del proprio mercato.

Le attività specifiche di mia competenza in questo ambito sono:

  • Logo design
  • Visual identity e brand codes
  • Web / UI design
  • Post-produzione e Fotoritocco
  • Impaginazione editoriale tradizionale e digitale
  • Motion design

Progetto e disegno interfacce di siti web dai primi anni Duemila. All’epoca lo si faceva perlopiù con Photoshop, si creavano i layout e gli asset grafici e si passavano al web master che li traduceva in codice html.

Oggi le applicazioni si sono evolute, sono cambiate e ne sono nate delle nuove, più propriamente adatte al design delle interfacce digitali (es. Figma, Sketch, Adobe XD quelle più diffuse).

Quello che un tempo si definiva web design si è evoluto in approcci più profondi, trasformandosi prima in user experience design e poi in user interface design: decine di interfacce differenti vanno concepite in base ai diversi dispositivi e touchpoint esistenti.

La componente visiva è determinante più che mai, ma la conoscenza del comportamento degli utenti è diventata imprescindibile.

Si tratta della progettazione dei contenuti visivi per la comunicazione su tutti i canali digitali, dal sito web ai social network a tutti i vari touchpoint: progettare gli asset grafici per i social, le immagini fotografiche e i viusal per le campagne pubblicitarie, gli elementi compositivi per una landing page, mantenendo la coerenza visiva del brand e rispettando gli standard di accessibilità digitale dettati dal W3C.

Un flusso di lavoro in continua evoluzione, che segue logiche che cambiano, comportamenti degli utenti che si modificano, tecnologie che evolvono.

Scrivere è uno dei più grandi sinonimi del comunicare.

Nella mia vita ho scritto migliaia di testi.

Ho scritto progetti di comunicazione, company profile, brief e claim di campagne pubblicitarie, pay-off per i marchi e script video e radiofonici.

Ho scritto ed editato testi didattici e ho buttato giù anche il testo di qualche canzone.

Ho scritto e rielaborato testi per siti web, blog e articoli online, nomi per nuovi prodotti, rami aziendali e nuove imprese. Ho scritto un paio di storie mai pubblicate e un saggio che racconta di musica ed è in libreria.

Oggi scrivo e rielaboro testi per il web per conto di aziende che me lo richiedono, o semplicemente per il piacere di scrivere, pubblicando articoli e contributi su social e blog.

L’insieme di tutte le attività su descritte, o anche parte di esse, si traduce in una serie di step operativi, analizzando innanzitutto la situazione attuale di un’azienda, i suoi canali e i suoi strumenti attivi nel mercato e dunque valutando quali sono, se ce ne sono, gli interventi migliorativi da attuare.

Una volta pianificate le attività si lavora per progettare, perfezionare o ricostruire l’identità di comunicazione, si ottimizzano i vari touchpoint uniformandone la strategia visiva e di comunicazione del brand verso i suoi utenti e consumatori.

Pensi che tutto ciò possa interessare la tua attività?